⦁ Turner, opere dalla Tate, Chiostro del Bramante, Roma, fino al 26 agosto. Una collezione davvero intima, con le opere conosciute oggi come ‘Turner Bequest’, molte delle quali provengono dallo studio personale dell’artista e sono state realizzate nel corso degli anni per il suo ‘puro piacere’ ,secondo l’espressione di John Ruskin.
Eva Kot’átková
La mostra gratuita Eva Kot’átková. The Dream Machine is Asleep all’Hangar Bicocca di Milano. L’opera di Eva Kot’átková indaga le forze che influiscono sul comportamento umano, come le norme e i sistemi educativi generare situazioni di controllo. La mostra presenta installazioni, sculture, collage e performances, dedicate al corpo umano visto come macchina e organo colto durante il sonno, mentre genera mondi interiori paralleli alla realtà.
Mostre imperdibili a Parigi
Un’estate ricchissima a Parigi per gli amanti dell’arte, con mostre di grande pregio e artisti celeberrimi quanto talentuosi.
In occasione degli 80 anni di Guernica, al Musée Picasso fino al 29 luglio, è in programma una mostra che studia a fondo la storia del celebre dipinto approfondendo anche la visione politica di Pablo Picasso.
Il grande romantico dell’arte francese, Eugène Delacroix è protagonista per Parigi 2018 al Musée du Louvre fino al 23 luglio.
Monet come precursore dell’astrattismo e dell’espressionismo astratto è esposto al Musée de l’Orangerie fino al 20 agosto: si traccia un parallelo tra le ninfee di Monet e l’astrattismo della scuola di New York, da Pollock a Rothko. Alcuni tratti delle ultime ninfee sono quasi degli esempi di Espressionismo Astratto ante-litteram e come tali preziosissimi anticipatori di un’epoca e di una scelta stilistica.
Anche Parigi celebrerà i cento anni della morte di Klimt, con un ” Viaggio nel cuore della Secessione Viennese ” all’Atelier des Lumières a partire dal 13 aprile.
Altro centenario, quello di Egon Schiele (morto nel 1918), sarà ricordato con una mostra alla Fondazione Louis Vuitton dal 3 ottobre.
Il cuore dell’arte Novecentesca in una sola città. Imperdibile calendario di bellezza.
PABLO PICASSO 1932, Tate Modern, London
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Nude in Black Armchair, Succession Picasso/Dacs London 2018
Picasso , 1932 . Amore, Fama , Tragedia: la prima mostra personale che la Tate Modern gli dedica, facendolo in grande stile. Faccia a faccia con oltre 100 dipinti, sculture e disegni, frammisti a materiale fotografico e sguardi sulla sua vita privata.
Ogni mito su Pablo è spazzato via per leggere l’uomo e l ‘artista nella sua complessità e nelle sue sfaccettature.
Disse : ‘dipingo nello stesso modo in cui alcuni scrivono la loro autobiografia. I dipinti, compiuti o incompiuti, sono le pagine del mio diario personale’.
La mostra è imperdibile, curata da Acchim Borchardt-Hume, in collaborazione con il Museo Nazionale Picasso di Parigi.
1932,un anno davvero intenso per il padre del Cubismo .
Lo squisito Nudo su poltrona nera mostra una bellezza bilanciata e una tale sensualità che non c’è altra scelta che fermarsi e guardarlo. Più si guarda, più si ‘vede’. Dapprima, si vede una donna nuda reclinata su una sedia nera, sotto un sole fiero, visibile dietro una finestra parzialmente nascosta da foglie di una pianta d’interno. Tiziano, Manet e Matisse rispettivamente con Venere, Olimpia e L’Odalisca con Magnolia sono presenti con evidenza nell’opera. Nascosti fra le righe. Emerge poi la storia personale di Picasso : tracce del blu dal suo primo periodo, parti disgiunte del corpo che echeggiano gli anni cubisti, linee tratte dal suo primitivismo post-bellico e quel tratto sognante proveniente dall’interesse recente per il Surrealismo .
In realtà, in ultima analisi, è il suo animo che emerge nel capolavoro e ipnotizza: poetico, erotico, perfino sonoro. E’ un dipinto d’amore fluidamente emesso nelle linee armoniose dell’artista e nell’ equilibrio dei suoi colori .
Attraverso la mostra, si guardano capolavori ma anche lavori , come scrive Will Gompertz per BBC News , molto meno ben riusciti, il che è quasi un sollievo, scrive scherzosamente, dato il genio senza confini dell’artista in questione . Ne emerge un Picasso geniale e un Picasso più umano, sperimentatore.
E’ certo una mostra che offre in visione una sorta di ‘cosa sta succedendo qui ?’ , domanda che riguarda l’anno 1932: era ciò che forse si chiedeva il pittore stesso , nelle sue sperimentazioni a volte riuscite a volte meno, ma certamente così oltre i confini da essere incomparabili per l’ audacia della ricerca . Un anno impressionante per il livello dei lavori creati, senza dubbio.
Ci si chiede quale pittore oggi sfidi il mezzo nello stesso modo in cui Picasso seppe farlo 80 anni fa .
Di fronte alle opere in mostra, la certezza sulla grandezza del suo essere artista è evidente.
Il 1932 fu un anno straordinario per Picasso: i suoi dipinti raggiunsero un tale livello di sensualità e perfezione che decretarono definitivamente il suo status di titano dell’arte.
Fu un anno importante anche dal punto di vista sentimentale: cercò di mantenere un equilibrio tra la moglie Olga Khokhlova e il figlio di 11 anni e la sua storia d’amore con Marie-Thérèse Walter, di 28 anni più giovane di lui. La mostra fa rivivere queste complesse dinamiche artistiche e personali attraverso una serie di straordinarie opere, alcune delle quali mai esposte prima e parte di prestigiose collezioni private.
Matt Mullican
⦁ Matt Mullican, the feeling of things , Hangar Bicocca, fino al 16 settembre : diceva nel concept album Tommy degli Who il protagonista “guardami,sentimi, toccami, guariscimi” : emozioni, feelings appunto. A questo è dedicato la retrospettiva di Mullican al Pirella Hangar, 3500 mq in cui trovano spazio le sue inconfondibili cosmologie in opere dagli anni Settanta a oggi, inclusi dipinti, frottage, bandiere, sculture in vetro, opere su carta, video, light box, opere a pavimento e grandi installazioni.Di grande fascino .
1948, la biennale di Peggy Guggenheim
⦁ “1948, la biennale di Peggy Guggenheim”, Venezia, fino al 25 novembre ; ricorre il 70° anniversario dell’esposizione della collezione di Peggy Guggenheim all’interno delle sale del Padiglione Greco alla XXIV Biennale di Venezia. Era la prima volta che la collezione di Peggy veniva esposta in Europa. Il suo museo per festeggiare l’anniversario ricrea l’ambiente del Padiglione allestito in quell’occasione dal celebre architetto veneziano Carlo Scarpa.
HENRI MATISSE
⦁ Henri Matisse al Forte di Bard ( Aosta), dal 7 luglio al 14 ottobre; curata da Markus Miller, la mostra è dedicata alla relazione di Matisse con il teatro e la drammaturgia ; opere provenienti da Munster ma anche Nizza, Montecarlo e dagli eredi Matisse. 4 le sezioni : i costumi di scena, le modelle, le odalische e Jazz , coi famosi papiers découpés.
JOAN JONAS / London
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Joan Jonas (b.1936) Reanimation. Installation 2010, 2012, 2014 Private collection Photo by Thomas Müller. Courtesy the Artist and Gavin Brown’s enterprise, New York: Rome. © 2017 Joan Jonas : Artists Rights Society (ARS), New York : DACS, London
Fino al 5 agosto , è esposta alla Tate Modern, una delle più rilevanti artiste internazionali, Joan Jonas, che ha saputo esprimere in modo eccelso la connessione fra arte e narrazione attraverso performances e video arte negli ultimi 50 anni.
Dipinti, sculture, installazioni sono presenti nello spazio aperto della Tate e mostrano la costante evoluzione delle concezione artistica della Jonas, con una commistione di opere importanti e lavori praticamente inediti e mai esposti prima.
Dai primi lavori degli anni Sessanta ad oggi, con installazioni dedicate a temi scottanti e di primo piano quali il clima e l’estinzione degli animali , si ha modo di attraversare il mondo attento ai cambiamenti sociali e ambientali dell’artista, pur in un contesto quasi onirico.
Jonas in Reanimation veste i panni di un carismatico demiurgo eterno tra umano e sovrumano , ordinando gli elementi, aria, terra, fuoco e acqua, in una personale e originalissima cosmogonia, attraverso un progetto perennemente inconcluso perché interminabile, infinito; accompagna l’alternananza di elementi un’alternanza musicale che va dall’ossessivo ritmo dei sinths e delle drum macchines alla nostalgica malinconia del pianoforte.
Fra riti di danze tribali col piglio dello sciamano mascherato, Jonas si offre come medium, emblematicamente in questa opera come lungo tutto il percorso.
Tomas Saraceno
Tomas Saraceno, MAAT , Lisbona, fino al 27 agosto : dedicato alla sua era ipotizzata Aerocene, un’era in cui l’umanità potrebbe vivere nelle sue sfere liriche e antigravitazionali, create per interconnettere l’umanità all’atmosfera; le sue mongolfiere sono oggetti preziosi, sculture, opere d’arte. L’artista argentino ha iniziato a crearle sfidando la gravità, facendole fluttuare nell’aria con il calore del sole e lasciandosi dietro l’uso di elio o combustibile.
GIORGIO DE CHIRICO
⦁ Giorgio De Chirico e la Neo Metafisica, a Palazzo Campana, Osimo, Ancona, fino al 4 novembre, a cura di V.Sgarbi