CONNESSIONI /mai più, dice tracey emin

Molta arte ispira perchè è come una sorta di scommessa : cambia la nostra percezione, è come bussare alla porta, una porta aperta su visioni differenti, differenti approcci all’arte stessa, alla vita, all’identità, alle relazioni.

In questa sezione, un po’ di arte ispirante di diversi artisti, periodi e Paesi. In comune, un fattore molto potente : il pensiero differente.

A volte l’arte visiva è un gioco di media mischiati, connessi tra loro. Un gioco, tout court.

Qui, abbiamo davanti a noi una sorta di diario segreto, così veloce e facile quanto può esserlo una nota in un post-it appiccicato al tavolo o al forno di casa : ‘ricordati di non rifarlo ancora !’.

E’ un mondo di visioni interiori che salgono in superficie, come diceva il poeta, Hugo von Hoffmansthal: la profondità si nasconde. Dove? In superficie. Nulla di ciò che ha valore può giacere troppo a lungo nell’inconscio, pena una nevrosi esistenziale. Per evitarla, Emin scrive, scrive, scrive le note del suo cuore, come una teen-ager terrible dell’arte, con la bellezza e l’ironia dell’artista saggia perchè ispirata. Un rock-and-roll diary series con un tocco di concettualismo al neon

Pensieri illuminati : è un ‘do not forget’, non dimenticare, per collezionisti di storie d’amore infrante , quantomeno frangibili, oltre che collezionisti di opere d’arte.

D’altra parte, collezionare è immortalare e a volte riempire vuoti . Il collezionista di Emin parte dal cuore, dall’intimità.

Chi trova corrispondenza in Tracey, ha bisogno di un inner circle estetico e vitale, quel circolo degli intimi che somiglia tanto all’allegra brigata di Boccaccio.

E nessuno come Emin sa parlare questo linguaggio, da ex enfante prodige divenuta saggia con l’arte, ma sempre rock&roll.

RG

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