FARFALLE DA ODILON REDON …come simbolo di effimero?
Un trittico.
Nel Medioevo si trattava di argomenti sacri, storie bibliche, temi dei santi, o raffigurazionin della “vanitas”, vanità della vita fisica.
Oggi, Damien Hirst mette in trittico le sue bellissime farfalle morte come un simbolo, che mescola l’idea della Bellezza alla paura e alla rimozione della morte nella nostra era.
C’è bellezza nella morte? O la bellezza è un modo per sfuggire a quella spaventosa sensazione di fine fisica?
Un trittico postmoderno parla di un cliché: l’eros e la morte. I miti si scontrano nel lavoro di Hirst.
Come nel suo Mandala ispirato all’oriente.
Una sorta di nuova religione che usa i linguaggi dell’arte.
Butteflies. Farfalle.
Dal Rinascimento a Damien Hirst, direttamente da Fiac Paris, un’altra opera che mostra bellezza e cose effimere della vita attraverso questa creatura elegante e fragile.
È dentro una gabbia? O è solo una scatola per protezione? Forse entrambi … la protezione può diventare gabbia qualche volta e una gabbia può essere avvertita come protettiva …. yin e yang. Opposizioni insondabili, mutevoli.
Tra la pittura e i colori di un nuovo paesaggio, queste farfalle sono un simbolo da secoli di cose che passano: vita, amore, ricordi, sogni.
È un po’ come dipingere il piacere di essere ‘blues’, malinconici … il sottile piacere di essere tristi, come diceva un letterato, a patto non duri più di 15 minuti: Warhol, re dell’effimero reso eterno, ha dato tempi precisi all’ineffabile …
RG