Molta arte ispira perchè è come una sorta di scommessa : cambia la nostra percezione, è come bussare alla porta, una porta aperta su visioni differenti, differenti approcci all’arte stessa, alla vita, all’identità, alle relazioni.
In questa sezione, un po’ di arte ispirante di diversi artisti, periodi e Paesi. In comune, un fattore molto potente : il pensiero differente.
Patricia Urquiola/Federico Pepe :
non trattarmi come un oggetto, dice la sedia .
Nella relazione con l’essere umano seduto, l’oggetto rivela una sorta di anima. E’ un gioco, una filastrocca scioglilingua, arte concettuale frammista a puro Pop .
Rimanda ai lavori di Pier Paolo Calzolari, alle sue sedie oniriche, in attesa di qualcuno che le occupi e del suo sguardo , l’occhiata fra l’oggetto e l’essere umano che può evocare qualsiasi cosa che si possa o voglia immaginare : attesa, nostalgia, assenza, presenza. Sensazioni, per dirla in breve.
Qui, l’oggetto ha un animo ironico e poetico e invita… all’amore ? alla pietà? a un approccio sensibile ? Di qualsiasi cosa si tratti, è tutto incentrato sul ‘sentire’ l’arte, attraverso la luce del neon, con un pensiero rivolto al maestro, Bruce Naumann.